Covid, le misure per le zone rosse: cosa si può fare e cosa no

Cronaca
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Italia suddivisa in tre fasce nell’ultimo decreto del governo Conte: gialla, arancione e rossa. In quest'ultima rientrano zone dove il rischio è considerato più alto e le restrizioni sono più drastiche. Un lockdown che prevede il divieto di spostamento nel proprio territorio

Sono tre le fasce in cui è stata suddivisa l’Italia nell’ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte per contenere la pandemia di Coronavirus: gialla, arancione e rossa. Ad ognuna di queste zone è stato attribuito un coefficiente di rischio più o meno alto e, di conseguenza, misure più o meno restrittive. La rossa - nella quale dal 6 dicembre rientra solo l'Abruzzo - è quella considerata più gravemente a rischio. In queste zone valgono dunque le misure più strette: un vero e proprio mini lockdown. Le restrizioni riservate alle aree gialle, arancioni e rosse sono in vigore a partire da venerdì 6 novembre (LO SPECIALE CORONAVIRUS).

Gli spostamenti nelle zone rosse

Tra le misure più drastiche prese dal governo e destinate esclusivamente alle regioni inserite nelle zone rosse, c’è lo stop agli spostamenti: sono vietati anche quelli all’interno del proprio comune. Si potrà uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute, che dovranno essere specificati con un'autocertificazione. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.

Negozi, bar e ristoranti

Inoltre sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Chiudono anche ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie ma si potrà proseguire con la consegna a domicilio e asporto fino alle 22. Stop per tutte le attività inerenti la persona e agli estetisti ma rimangono aperti i parrucchieri.

Le attività sportive

Vengono sospese delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all'aperto. È comunque permesso svolgere da soli attività motoria (ad esempio, corsa e passeggiate) in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherine. Consentito anche svolgere attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale.

La scuola

Per quanto riguarda le scuole, seconda e terza media in dad oltre alle scuole superiori e alle Università. Restano aperte le industrie, le attività legate all’artigianato, all’edilizia e ai servizi, oltre alle scuole elementari e alla prima media. 

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