Nuovo dpcm, Italia divisa in tre fasce: ecco la suddivisione delle zone

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Con l’ultimo decreto firmato dal presidente del Consiglio, in Italia sono previste restrizioni differenziate da regione a regione in base alla fascia di rischio contagio: nelle zone che saranno considerate rosse arriveranno le misure più restrittive quali divieto di spostamenti, negozi chiusi, attività motoria vicino casa per due settimane. Sileri: "Zone rosse o arancioni sono definizioni comunque modulabili nel corso delle prossime settimane"

COSA CAMBIA DA UNA ZONA ALL'ALTRA: GIALLA - ARANCIONE - ROSSA

Italia divisa in tre fasce con l’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte (LE MISURE). Le restrizioni saranno dunque diverse in base alla fascia attribuita a ciascuna regione. La suddivisione prevede una fascia gialla, nella quale si applicano restrizioni generali di carattere nazionale, una arancione, considerata a rischio alto, con misure restrittive aggiuntive e infine una fascia rossa, quella cosiddetta a grave rischio, per la quale sarà predisposto un lockdown anche se con provvedimenti un po’ meno stringenti rispetto a quello della scorsa primavera. Palazzo Chigi ha fatto sapere che le restrizioni riservate alle aree gialle, arancioni e rosse "saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività". Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri ha spiegato che "zone rosse o arancioni sono definizioni comunque modulabili nel corso delle prossime settimane" (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

Le regioni nella zona rossa

Le regioni inserite nella zona rossa sono Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria: qui sono previste le misure più restrittive in quanto la fascia rossa è quella considerata, appunto, quella a rischio più grave. Per queste aree è previsto un lockdown di due settimane con divieto di spostamenti, negozi chiusi e attività motoria solo vicino casa. Nel caso specifico degli spostamenti, sono vietati anche quelli "all'interno dei medesimi territori", dunque a livello comunale e provinciale. Si potrà uscire di casa solo per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute", nonché per tutti quegli spostamenti "strettamente necessari" ad accompagnare i bambini a scuola. Per le scuole, prevista didattica a distanza anche per i ragazzi della seconda e terza media. Restano invece aperte "industrie, artigianato, edilizia e servizi" così come i parrucchieri.


COSA CAMBIA DA UNA ZONA ALL'ALTRA: GIALLA - ARANCIONE - ROSSA

Un ristorante chiuso all'ora di pranzo a piazza Navona, Roma, 27 ottobre 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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Le regioni nella zona arancione

Per quanto riguarda le regioni considerate a rischio leggermente inferiore e quindi inserite nella zona arancione, sono Puglia e Sicilia. Qui gli interventi restrittivi saranno meno duri ma sono comunque previste le chiusure di alcune attività, limitazioni alla mobilità in determinati Comuni e province e la chiusura di scuole e università in base alla situazione epidemiologica.

Le regioni nella zona gialla

Tutte le altre regioni, dunque, sono state inserite nella terza fascia, quella a rischio più basso e considerata zona gialla. Qui varranno le disposizioni previste a carattere nazionale ovvero: didattica a distanza per le scuole superiori, divieto di uscita da casa dalle 22 alle 5 e chiusura di tutte le attività nella fascia notturna, stop per musei, chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura totale per sale bingo e centri scommesse. Inoltre, vengono sospesi i concorsi, viene fortemente raccomandato lo smart working e la capienza massima per i trasporti locali, dagli autobus ai treni regionali, scende al 50%. 

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